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Un libro non è sempre un semplice racconto di una storia, spesso si trasforma in un incontro culturale per diverse etnie. Un sincretismo socio-religioso che racconta lo stessa tema, in linguaggi differenti, ma che raccoglie lo stesso intenso filo sottile dell’essere parte di un’unicità.
Ho voluto raccogliere varie testimonianze di persone di culture e nazionalità diverse, che però nel mio libro hanno voluto esporre temi come l’unione, la solidarietà e l’integrità attraverso linguaggi differenti, eppure, tutti hanno espresso il loro parere in modo aperto, lontano dalle barriere ideologiche, sembrava appunto parlassero la stessa lingua! Ogni chiusura ad una cultura diversa dalla nostra è, in realtà, una preclusione ad un’opportunità di arricchimento interiore ed è un peccato per la conoscenza. Gli immigrati rappresentano una grande forza ed una risorsa fondamentale per il nostro paese. Alcuni italiani dovrebbero capirlo e non stare sempre con il dito puntato a giudicare stigmatizzandoli come “capri espiatori”, peggio ancora additando loro tutti i problemi della nostra società,
Mi sono occupato personalmente di redigere tre filastrocche dedicate ad un pubblico giovane, ma con forti richiami al tema della solidarietà che nasce dal rispetto per le diversità e quindi l’integrazione; c’è un mio pensiero dedicato alla comunità palestinese che mi auguro possa trovare un po’ di pace, si spera con l’azione di Papa Francesco, che ormai è una luce splendente sul vero Cristianesimo, dopo anni di “oscurantismo religioso” che ha caratterizzato la religione Cattolica e che sembra ancora trascinarsi una concezione Medioevale della fede. La terza filastrocca, infine, è dedicata ad un ragazzo Rom, che mi ha particolarmente colpito.
Ci sono varie personalità di spicco, tra cui, Nasser Hidouri, Imam della comunità islamica di San Marcellino, poi Gianbattista Buonamano, il direttore del Centro Nazionale Missionario Francescano. Vincenzo Annibale, responsabile Ufficio Immigrati Cgil Napoli. Una parte importante è stata dedicata alla comunità Rom, con Barbara Pierro, presidente dell’Associazione “Chi rom e… chi no” con un’opera di un pittore di origini francesi, confluito nella comunità rom, Antonio Malendze (Malè) che ha messo a disposizione il suo lavoro con un semplice “oui” ad una mia interminabile e-mail, dove gli chiedevo gentilmente la sua collaborazione. Questo per far capire che se vogliamo, ci intendiamo subito!
I temi sociali sono stati toccati anche sul piano dell’assistenza con Renato Natale, presidente dell’Associazione “Jerry Essan Masslo”, che ha sottolineato l’importanza del care-giving nelle situazioni di emergenza.
L’etnia, in realtà, è vista come un impegno per costruire la giustizia, come ci sottolinea Antonio D’Amore, responsabile di “Libera Napoli”.Vediamo la discriminazione ovunque, non solo tra gli immigrati, ma già facendo riferimento alla nostra regione, tra città e provincia, tra persone che vivono in quartieri a rischio e coloro che risiedono, apparentemente, lontani da questa realtà. I movimenti migratori suscitano paura ed ansie, ma la sicurezza è un bene che diventa concreta quando si costruisce l’inclusione, con i diritti, con gli strumenti della politica… adeguata!
Ho voluto raccogliere varie testimonianze di persone di culture e nazionalità diverse, che però nel mio libro hanno voluto esporre temi come l’unione, la solidarietà e l’integrità attraverso linguaggi differenti, eppure, tutti hanno espresso il loro parere in modo aperto, lontano dalle barriere ideologiche, sembrava appunto parlassero la stessa lingua! Ogni chiusura ad una cultura diversa dalla nostra è, in realtà, una preclusione ad un’opportunità di arricchimento interiore ed è un peccato per la conoscenza. Gli immigrati rappresentano una grande forza ed una risorsa fondamentale per il nostro paese. Alcuni italiani dovrebbero capirlo e non stare sempre con il dito puntato a giudicare stigmatizzandoli come “capri espiatori”, peggio ancora additando loro tutti i problemi della nostra società,
Mi sono occupato personalmente di redigere tre filastrocche dedicate ad un pubblico giovane, ma con forti richiami al tema della solidarietà che nasce dal rispetto per le diversità e quindi l’integrazione; c’è un mio pensiero dedicato alla comunità palestinese che mi auguro possa trovare un po’ di pace, si spera con l’azione di Papa Francesco, che ormai è una luce splendente sul vero Cristianesimo, dopo anni di “oscurantismo religioso” che ha caratterizzato la religione Cattolica e che sembra ancora trascinarsi una concezione Medioevale della fede. La terza filastrocca, infine, è dedicata ad un ragazzo Rom, che mi ha particolarmente colpito.
Ci sono varie personalità di spicco, tra cui, Nasser Hidouri, Imam della comunità islamica di San Marcellino, poi Gianbattista Buonamano, il direttore del Centro Nazionale Missionario Francescano. Vincenzo Annibale, responsabile Ufficio Immigrati Cgil Napoli. Una parte importante è stata dedicata alla comunità Rom, con Barbara Pierro, presidente dell’Associazione “Chi rom e… chi no” con un’opera di un pittore di origini francesi, confluito nella comunità rom, Antonio Malendze (Malè) che ha messo a disposizione il suo lavoro con un semplice “oui” ad una mia interminabile e-mail, dove gli chiedevo gentilmente la sua collaborazione. Questo per far capire che se vogliamo, ci intendiamo subito!
I temi sociali sono stati toccati anche sul piano dell’assistenza con Renato Natale, presidente dell’Associazione “Jerry Essan Masslo”, che ha sottolineato l’importanza del care-giving nelle situazioni di emergenza.
L’etnia, in realtà, è vista come un impegno per costruire la giustizia, come ci sottolinea Antonio D’Amore, responsabile di “Libera Napoli”.Vediamo la discriminazione ovunque, non solo tra gli immigrati, ma già facendo riferimento alla nostra regione, tra città e provincia, tra persone che vivono in quartieri a rischio e coloro che risiedono, apparentemente, lontani da questa realtà. I movimenti migratori suscitano paura ed ansie, ma la sicurezza è un bene che diventa concreta quando si costruisce l’inclusione, con i diritti, con gli strumenti della politica… adeguata!